L’Errore Del Tempo Ciclo

errore-tempo-cicloNel corso dell’ultimo secolo, in produzione, si è sempre rincorso il tempo ciclo, cercando di produrre componenti nel minor tempo possibile per poter ottenere una produzione oraria, giornaliera o mensile il più elevata possibile ed essere competitivi.

Questa rincorsa ha spinto aziende come PORTA SOLUTIONS a sviluppare macchine transfer sempre più performanti, sempre più veloci, con soluzioni innovative alla ricerca della riduzione dei tempi morti.

Un esempio pratico di questa rincorsa alla produttività è rappresentato da una macchina per produrre dadi in ottone che per anni abbiamo prodotto. Questa machina produceva ad un ritmo di 4.500 dadi l’ora, che significa un dado prodotto in 0,8sec.

Queste macchine TRANSFER sono delle vere monoposto da Formula Uno, con prestazioni di velocità esasperate, studiate per produrre 24 ore al giorno, sette giorni su sette.

Anche se contro intuitivo, dopo la crisi del 2008, questo scenario è cambiato. I primi sintomi di questo cambiamento si erano già visti agli inizi degli anni 90, ma il cambiamento aveva un ritmo molto lento, anestetizzato ancora dalla grande richiesta di volume. Con gli eventi del 2008 tutto si è velocizzato.

 

DOPO IL 2008 IL CAMBIAMENTO IN PRODUZIONE
HA SUBITO UN’ACCELERAZIONE

 

Dopo il 2008, più il mondo andava in crisi, più il fattore del tempo ciclo perdeva d’importanza. Mancavano i volumi da produrre che, fino a quel periodo, erano quasi una certezza.

Infatti la logica di produrre sempre più velocemente per poter aumentare i volumi perdeva senso, perché i volumi stessi calavano e non c’era più la necessità di aumentarli di anno in anno.

Il tempo ciclo non era più la cosa da inseguire per guadagnare quote di mercato. Questo però ha disorientato molti utilizzatori di macchine utensili che, essendo stati abituati ad inseguire il taglio dei tempi morti, si sono ritrovati senza una meta, disorientati in un mercato non più interessato al tempo ciclo.

 

DAL TEMPO CICLO…
ALLA FLESSIBILITÀ

 

Essendo i grandi volumi quasi spariti per via del calo della domanda, abbinato all’emergere dei paesi asiatici che iniziavano a conquistare il mercato, l’unica speranza rimasta per le nostre aziende era buttarsi sulla flessibilità.

Visto che sulla quantità non c’era più scampo, la flessibilità piano piano ha iniziato a prendere piede. Nuove forme di servizi iniziarono ad essere offerti non più sul vantaggio prezzo, ma sul fattore tempo, vale a dire consegnare in modo veloce anche piccole quantità.

 

CONSEGNARE IN MODO VELOCE
ANCHE PICCOLE QUANTITÀ

 

Consegnare in modo veloce anche piccole quantità ha iniziato ad essere la via per la quale alcune aziende iniziano ad uscire dalla crisi, abbandonando il vantaggio competitivo che fino ad allora li aveva resi vincenti: il tempo ciclo!

Questo servizio di consegnare in modo veloce anche piccole quantità ha però iniziato a mettere in crisi i reparti produttivi, che erano appunto attrezzati con macchine monoposto da Formula Uno e non adatte alla produzione flessibile.

Queste macchine TRANSFER molto produttive, hanno un grosso svantaggio, la fase di riattrezzaggio, che comporta molte ore o addirittura giornate di riconfigurazione per essere adattate alla produzione successiva.

Una volta riattrezzate, essendo molto veloci nel produrre, con basse quantità, dopo un paio d’ore sono nuovamente ferme in fase di riattrezzaggio arrivando al punto che il riattrezzaggio può ricoprire il 70-80% del tempo a fronte della vera e propria produzione.

Ecco perché a questo punto il tempo ciclo del pezzo non è più così importante quando le quantità diminuiscono, ma la flessibilità del macchinario è la principale arma per rispondere a questo tipo di mercato.

Viste queste difficoltà di riattrezzaggio, che comportano anche la necessità di disporre di attrezzisti qualificati ed in quantità superiore rispetto al passato perché si effettuano sempre più cambi, molte aziende si sono lanciate ad installare una batteria di centri di lavoro ad un mandrino per essere flessibile.

Come prima reazione è da ritenersi normale, non è però la migliore. I centri di lavoro sono sì flessibili, ma il lato negativo è la produttività che risulta essere molto bassa.

 

SE IL CENTRO DI LAVORO NON É LA SCELTA MIGLIORE,
QUALI SONO LE ALTERNATIVE?

 

Come anticipato nelle prime righe di questo articolo, già all’inizio degli anni 90 alcuni sintomi da parte del mercato si erano avvertiti. A questo PORTA SOLUTIONS, e alcune altre aziende, realizzarono delle macchine su base Transfer ma con della flessibilità utilizzando delle teste a revolver a 6 utensili.

Queste macchine erano il primo esempio di una nuova categoria che si posiziona tra la macchina TRANSFER e il CENTRO DI LAVORO. Queste macchine, dagli anni 90 fino all’inizio degli anni 2000, hanno avuto un mercato ristretto anestetizzato ancora una volta dalla richiesta di quantità, più che di flessibilità.

Nel 2005, PORTA SOLUTIONS ha iniziato a produrre una serie di macchine denominate MULTICENTER dopo una esperienza precedente di macchine flessibili della famiglia FLEXICENTER.

La differenza tra le due famiglie è che il FLEXICENTER aveva 8 utensili per modulo ed era costruito comunque come una macchina speciale, e di conseguenza il costo era elevato, mentre il nuovo progetto MULTICENTER era dotato di un cambio utensile a 24 posizioni per ogni modulo di lavoro, ma, molto più importante, è una macchina prodotta in serie.

Questo vantaggio del produrre in serie il MULTICENTER, ha negli anni dato un vantaggio competitivo a livello di costo macchina posizionandola come la migliore della categoria, e un livello di affidabilità del prodotto molto elevato.

 

LA MACCHINA GIUSTA,
AL MOMENTO GIUSTO,
AL COSTO GIUSTO!

 

L’altro elemento importante che ha dato una spinta notevole al MULTICENTER è stata la crisi del 2008. Questa macchina introdotta pochi anni prima, è stata la macchina giusta, al momento giusto, al costo giusto, per rispondere alla flessibilità richiesta da allora in poi.

Dal 2005 ad oggi abbiamo prodotto il MULTICENTER in modo standard, una macchina di serie, con consegne in 2/3 mesi. I vantaggi del MULTICENTER, brevemente elencati:

 

  • PRODURRE LOTTI DA 500 A 5000 PEZZI
  • RIATTREZZARE IN 15 MINUTI
  • LAVORARE 6 FACCE IN UN CICLO PRODUTTIVO
  • LAVORARE COMPONENTI ALL’INTERNO DI UN CUBO DI 250mm
  • ABBASSARE LE SCORTE DI MAGAZZINO
  • ACQUISTARE UNA MACCHINA STANDARD
  • AVERE UN COSTO CONTENUTO DELL’INVESTIMENTO
  • OCCUPARE POCA AREA
  • UTILIZZARE IL 40% IN MENO DI ENERGIA
  • AVERE UN COSTO ATTREZZAGGIO BASSO
  • FACILE E INTUITIVA DA UTILIZZARE

 

Con queste caratteristiche è la macchina ideale per rispondere alla produzione flessibile di vari componenti senza utilizzare TRANSFER costosi e difficili da attrezzare e senza cadere nella tentazione di installare una batteria di CENTRI DI LAVORO.

 

RISPONDERAI AL MERCATO IN MODO SEMPLICE
E VELOCE ANCHE CON LOTTI MEDIO PICCOLI

 

Con questa macchina non otterrai il miglior tempo ciclo, ma riuscirai a rispondere in modo semplice e veloce alle richieste del mercato anche se i lotti sono medio piccoli.

La questione del tempo ciclo veloce a tutti i costi, è affrontata in modo chiaro nelle tecniche di LEAN MANUFACTURING, in particolare quando si parla di Takt Time.

Il Takt Time è il ritmo della produzione. Si tratta del tempo necessario a produrre un singolo componente o l’ intero prodotto, noto anche come Ritmo delle Vendite.

 

Takt-Time= tempo totale disponibile-giorno / richiesta cliente-giorno

N° di operatori= tempo ciclo / takt time

Il Takt Time non è da confondere con il Cycle Time (Il Tempo Ciclo), che è il tempo lavorativo necessario al completamento del processo analizzato. Dalla conoscenza di entrambi si ricava un importante parametro della cella/processo che è il:

 

  • Stabilire il Takt Time di un prodotto è molto importante per non farsi prendere dalla tentazione di produrre velocemente il pezzo, e poi avere colli di bottiglia nelle fasi precedenti o nelle fasi successive.
  • Ho visto casi dove si esasperava la lavorazione del particolare con macchine costose progettate a doc, per poi avere dei colli di bottiglia in controllo qualità oppure assemblaggio.
  • Il Takt Time aiuta a stabilire con precisione il ritmo che devi tenere nelle varie fasi di attraversamento del tuo prodotto.

 

Una macchina flessibile come il MULTICENTER può essere facilmente adattata al TAKT Time: per esempio, se la macchina produce ad una velocità superiore al TAKT Time stabilito, potremmo introdurre delle operazioni di sbavatura per andare a sfruttare il tempo a disposizione. Infatti, grazie ai cambi utensili, è molto facile introdurre utensili supplementari nel ciclo dedicati alla sbavatura per eliminare macchine o personale dedicato a questa fase.

Un’altra opzione per sfruttare meglio la macchina e raggiungere il TAKT Time stabilito, è introdurre cicli di controllo grazie a sonde montate sempre nei cambi utensili, con possibilità di retroazione sui offset macchina per compensazione usura utensile.

 

UNA MACCHINA FLESSIBILE COME UN CENTRO DI LAVORO
MA VELOCE A PRODURRE COME UN TRANSFER!

 

La macchina giusta si chiama MULTICENTER ed è basata su una tecnologia TRANSFER: infatti, il pallet a 4 stazioni è rotativo come un TRANSFER, dunque veloce, mentre, al posto di semplici unità da transfer, sono stati utilizzati 3 veri e propri CENTRI DI LAVORO indipendenti con cambio utensile e asse B di rotazione attrezzatura. Questo per garantire la flessibilità.

multicenter-portasolutions

 

IL MULTICENTER TI PERMETTE DI ADATTARTI
AL TAKT TIME INSERENDO OPERAZIONI
DI SBAVATURA O CONTROLLO

 

Ecco subito riassunti i punti di forza della macchina in linea con i nuovi metodi di lavorazione della LEAN MANUFACTURING:

 

  • MOLTO FLESSIBILE, SI ADATTA A TUTTI I PEZZI DA LAVORARE (MAX 72 OPERAZIONI)
  • SUPER VELOCE DA ATTREZZARE: CAMBIO PEZZO 15/20 MIN.
  • VELOCE NEL PRODURRE: 3 MANDRINI SEMPRE IN PRESA
  • COSTO ATTREZZATURA RIDOTTA
  • COSTO INVESTIMENTO PIÙ BASSO DELLA CATEGORIA

 

Questa macchina è stata studiata per essere utilizzata a rispondere ad una domanda del mercato che sono piccoli-medi lotti di pezzi complessi con consegne veloci.

Oltre a ciò, avrai un vantaggio competitivo nel rispondere in tempo RECORD alle richieste del cliente, quelle richieste che i paesi emergenti non riescono a soddisfare.

Questa è la mia spiegazione, ovviamente potrai dire che sono di parte. Allora, continua a leggere qui sotto e troverai una testimonianza di un utilizzatore del MULTICENTER.

 

LA TESTIMONIANZA…

 

“Abbiamo iniziato ad introdurre il MULTICENTER nel 2010. Inizialmente, dopo una prima fase di rodaggio, abbiamo determinato che per i lotti fino a 500 pezzi è più conveniente utilizzare i comuni CENTRI DI LAVORO, ma sopra i 500 pezzi il MULTICENTER è la soluzione vincente!

Oggi riattrezziamo il MULTICENTER in 15 minuti avendo già presenti gli utensili in magazzino, questo fa sì che possiamo rispondere alle richieste di produzione in modo snello e veloce.

Dopo questa esperienza, il secondo MULTICENTER è stato introdotto nel 2013, ed ora ne abbiamo un terzo in consegna per il 2015.

Questa macchina ha cambiato il modo in cui lavoriamo, si è infatti creato un nuovo reparto che si trova a metà tra i CENTRI DI LAVORO (basse quantità) e i TRANSFER (alte quantità).”

Giuliano Pintossi
Responsabile Reparto Produzione

Cavagna Group (Ponte San Marco, Brescia)

 

Dal 2005 ad oggi, da ben 10 anni, abbiamo introdotto gradualmente nel mercato questo nuovo prodotto aprendo un nuovo segmento nel mondo TRANSFER chiamando questa macchina MULTICENTER.

Oggi possiamo vantare il più grande parco macchine installato in questa categoria con oltre 100 centri in lavorazione installati sia in Italia che all’estero.

Inoltre, il vantaggio di produrre queste macchine standard, in serie, ha fatto sì che:

 

IL MULTICENTER HA IL COSTO PIÙ BASSO
DELLA CATEGORIA!

 

Inserisci la tua mail per scaricare subito gratuitamente la guida con la spiegazione dettagliata del calcolo del Takt Time.

 

Ora tocca a te! Prova a rispondere alle seguenti 3 domande, prenditi 10 minuti di tempo e ti suggerisco di rispondere scrivendole su un foglio: è molto importante scrivere le risposte rispetto che pensarle solo, scriverle è più difficile perché serve concentrazione, quella concentrazione che molte volte per mancanza di tempo non abbiamo, e che però ci fa prendere decisioni SBAGLIATE o peggio ancora non decidiamo affatto.

 

COSA CAMBIEREBBE NELLA TUA AZIENDA SE INSTALLI UN MULTICENTER PER RISPONDERE ALLE PICCOLE-MEDIE QUANTITÀ IN TEMPO RECORD?

…E COSA ACCADE SE CONTINUI AD INTRODURRE MACCHINARI CHE HAI SEMPRE INTRODOTTO?

 

COSA RISCHI NELLA TUA AZIENDA

 

SE NON FAI NULLA E POSTICIPI

 

LE TUE DECISIONI?

 

E TI RICORDO CHE…

 

NON SOPPRAVVIVE IL PIÙ FORTE, MA CHI SI ADATTA RAPIDAMENTE AI NUOVI SCENARI!

 

    La tua migliore email

    Commento (facoltativo)

    INFORMATIVA SULLA PRIVACY

    Leggi la nostra Privacy Policy

    Acconsento al Trattamento dei miei dati personali e alla ricezione di informazioni commerciali.

     

    Ciao
    A presto!

    Maurizio Porta