I MIEI CONCORRENTI DEVONO MORIRE!

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Alle persone che mi dicono:

“TANTO C’É POSTO PER TUTTI”

io rispondo che NON È VERO!

Questa affermazione è un segno di debolezza, un segno nel NON voler riconoscere che all’interno della tua azienda devi CAMBIARE!

“VOGLIO DIVENTARE IL LEADER DI SETTORE!”

Questa è una dichiarazione che sento da aziende di SUCCESSO, magari non ancora leader ma che osservano il mercato e hanno un progetto per cui stanno lavorando e di conseguenza stanno CAMBIANDO.

Non ti nascondo che quando incontro queste aziende sono affascinato, curioso e mi piace indagare e chiedere che cosa ne pensano della loro concorrenza, quale pensiero di fondo muove il loro animo e il loro entusiasmo.

Indovinate la risposta più frequente che accomuna queste aziende UNA VOLTA CHE ENTRO IN CONFIDENZA CON QUESTE PERSONE quale è?

“I MIEI CONCORRENTI DEVONO MORIRE!”

A questa dichiarazione così forte, raccolta presso aziende di successo, ho voluto prendere spunto per questo articolo e ho deciso di condividere con te i miei 20 anni di visite presso aziende di produzione di successo e non, in tutto il mondo, e ti posso assicurare che esistono queste due categorie in ogni nazione e cultura.

Nel mondo della Produzione vedo troppo spesso aziende che si LAMENTANO del mercato, dei clienti, dei dipendenti, fornitori, del governo ladro e chi più ne ha più ne metta.

Riconosco che queste sono variabili che influenzano il fare impresa, nessun dubbio, è anche altrettanto vero che ci sono altre aziende che, pur avendo le stesse variabili, sono aziende di SUCCESSO!

Essendo più interessato a capire queste ultime aziende, come operano, cosa pensano, ma nello specifico cosa FANNO, ti posso riassumere che il metodo per il quale hanno successo è che ACCETTANO NUOVE SFIDE, facendo un mezzo passo in avanti nel vuoto, nulla di garantito o certificato nel risultato che otterranno, ed è per questo che si chiamano SFIDE, perché il risultato NON è certo.

NON SOPRAVVIVE IL PIÙ FORTE, MA CHI SI ADATTA RAPIDAMENTE AI NUOVI SCENARI!

Te la faccio breve, andiamo al sodo. I nuovi scenari e le sfide nel mondo della produzione sono 5:

– RIDUZIONE DEL MAGAZZINO

– PRODURRE SOLO IL VENDUTO

– VELOCITÀ NEL PRODURRE

– FACILITÀ DI UTILIZZO IMPIANTI

– RIDUZIONE RISCHIO INVESTIMENTO

Senza tante storie, questi 5 punti ti portano dritto dritto alla seguente situazione:

TAGLIO DEI COSTI DI PRODUZIONE E MIGLIORAMENTO DEI MARGINI

Basta chiedere ad uno qualsiasi dei miei clienti che hanno adottato in produzione il METODO “FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA” e non potrà che darti una conferma diretta di ciò che ho appena affermato. In caso non ne conosci ancora nessuno, sarà un piacere metterti in contatto.

Tutto il resto è roba vecchia, ma, cosa più importante, NON FUNZIONA, almeno in termini di punti differenzianti, del tipo: “puntiamo sulla qualità” è ormai una cosa scontata, la devi avere oppure sei fuori, o ancora, “seguiamo le richieste del nostro cliente”, anche qua, chi non le segue è automaticamente scartato.

Sono sempre alla ricerca di tecniche del produrre FLESSIBILE e FACILE, infatti ho una montagna di concetti nuovi, molti dei quali sono stati integrati nel LIBRO FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA (http://www.libroflessibilitaproduttiva.com/).

Mettersi in gioco e valutare nella tua azienda nuovi metodi di produrre è un’attività dura, che richiede impegno, e spesso capita che te la racconti dicendoti:

– NON HO TEMPO

– NON TROVO LA CONCENTRAZIONE GIUSTA

– MI SPAVENTA PENSARE A NUOVI INVESTIMENTI

– FAI FINTA DI NON VEDERE

Per questo è importante confrontarsi con chi, come me, ha dedicato molto tempo a studiare ed esaminare i nuovi metodi di produzione adatti al mondo che cambia, per poi fonderli in un INNOVATIVO METODO da offrire a chi è disposto ad ascoltare…

Perché vedi, esiste una grande differenza tra chi vuole trovare una soluzione (ed è disposto ad ascoltare) e chi si RASSEGNA e fa finta di niente, tanto va bene cosi… non c’è niente di meglio.

Lo so benissimo come funziona, ora ti elenco la lista dei punti più comuni:

– I MACCHINARI ANCHE SE VECCHI DI DECENNI FANNO ANCORA IL LORO LAVORO

– PUNTARE TUTTO SUL FATTO CHE SONO GIÀ AMMORTIZZATI

– FIN TANTO NON RIEMPIO DI LAVORO LE MIE MACCHINE (VECCHIE E RIGIDE) NON POSSO PENSARE AD ALTRO

– SOSTENERE CHE IL PASSATO ERA MIGLIORE

…Parallelamente trasformarsi in un commissario tecnico di calcio e commentare le partite davanti alla TV al bancone del bar giudicando dall’esterno. Ovvero in una sola parola lo stato d’animo in un attimo è:

RASSEGNAZIONE

Ecco se sei questo tipo di azienda, beh … sai che ti dico:

SE ANCHE TU SEI DISPOSTO A FARTI TRASCINARE IN QUELLI CHE DIVENTANO ESPERTI DELLA LAMENTELA AD OGNI OCCASIONE….

….ALLORA PUOI CESTINARE SUBITO QUESTA LETTERA E NON PERDERE ALTRO TEMPO!

Al contrario, i clienti con cui lavoro e fornisco macchine di nuova generazione, sfidando le nuove regole del mercato, sono quanto di più lontano possa esistere da quella mentalità TRISTE E ARRENDEVOLE!

Sono disposti a intraprendere, ovvero a fare impresa dove il rischio è parte del gioco altrimenti non sei più un’impresa, ma lo sei solo stata ed ecco perché “il passato era migliore”. Perché ai tempi rischiavi ed oggi non sei più disposto a farlo!

Allora, come fare per tornare in quella condizione? Non con la forza del pensiero o con forme di meditazione, ma con AZIONI REALI e CONCRETE, con la voglia di voler fare, mettersi in discussione ed essere convinti che c’è ancora un modo per:

TAGLIARE I COSTI DI PRODUZIONE E MIGLIORARE I MARGINI

Anche io ci sono passato, intendo nella fase della RASSEGNAZIONE. Ammetto senza alcun problema che nella rassegnazione, per assurdo, a un certo punto ci si trova anche bene. C’è molta gente, i più sono lì, e questo crea gruppo, senso di appartenenza, un’anestesia generale.

In questa atmosfera ognuno racconta i propri mali consolandosi l’un l’altro e concludendo che c’è sempre qualcuno che sta peggio di noi.

Come i vecchietti del paese che quando si vedono fanno a gara a chi ha più dolori o chi ha subito più operazioni e, come se non bastasse, elencano pure i vari mali della parentela.

Con la crisi del 2008 ci sono cascato dentro in pieno, come un pollo, decisioni sbagliate basate sul risparmio e sui tagli, guidate dalla PAURA, ma poi, grazie al gruppo di persone che oggi compongono l’azienda e a nuovi investimenti in personale con più competenze, siamo riusciti a capire le nuove esigenze del mercato e di conseguenza concepire IL METODO DI PRODUZIONE FLESSIBILE.

Questo METODO oggi ha trovato successo presso una clientela che sta sfruttando l’onda della crisi, al posto che subire passivamente questa mega onda, hanno deciso di cavalcarla con una bella tavola da surf (il metodo) mentre i più stanno sotto, faticando a stare a galla con delle bevute incredibili!

Questa nuova concezione ha trovato applicazioni provenienti da due settori ben definiti:

– il primo sono utilizzatori di macchine Transfer che si sono convertiti a macchine flessibili vedendo calare sempre più i lotti di produzione a causa della loro clientela che non era più disposta a fare magazzino ma continui riordini di lotti sempre più piccoli. Parallelamente, i componenti da produrre si complicavano sempre più, con le seguenti conseguenze:

1) TEMPI RIATTREZZAGGI MACCHINA PIÙ LUNGHI DELLA PRODUZIONE

2) GLI ATTREZZISTI NON BASTAVANO PIÙ VISTI I FREQUENTI CAMBI

3) COMPONENTI DA PRODURRE PIÙ COMPLICATI, CONTINUE RIPRESE

4) SBAVATURA DA FARE A MANO E DUNQUE INCOSTANTI RISULTATI FINALI

Inoltre, nei componenti più complicati si trovano i margini di guadagno, ma, a causa di quanto sopra, questi margini sparivano.

– Il secondo utilizzatore deriva da clientela abituata a utilizzare i comuni centri di lavoro che sono sì flessibili ma hanno una produttività molto bassa costringendo il cliente a cadere nella trappola di installare più centri di lavoro andando così a:

1) AUMENTARE L’AREA OCCUPATA

2) AVERE PIÙ MANODOPERA O INSTALLARE PIÙ ROBOT

3) CONSUMARE PIÙ ENERGIA (+50%)

4) COSTRUIRE ATTREZZATURE COSTOSE

Tutto questo contribuiva all’azzeramento così dei margini di profitto visto gli alti costi di gestione.

A tale proposito ho un’interessante raccolta di testimonianze che ti parlano della loro esperienza dopo aver adottato il METODO FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA

QUINDI…

QUESTO METODO SI POSIZIONA TRA IL TRANSFER E I COMUNI CENTRI DI LAVORO GARANTENDO UN COSTO/PEZZO MAI VISTO PRIMA!

Non solo questo metodo si posiziona in un’area molto interessante traendo i lati migliori delle due TECNOLOGIE, infatti si adatta rapidamente alle esigenze del mercato (tipico del centro di lavoro) ma con una produttività notevole (tipico del Transfer) determinando un costo/pezzo mai visto prima!

A livello economico il RISCHIO INVESTIMENTO è oltretutto basso per i seguenti motivi:

– È UNA MACCHINA STANDARD

– SI RIATTREZZA VELOCEMENTE A QUALSIASI COMPONENTE

– IL COSTO PER ATTREZZARLA È MOLTO BASSO

– HA UNA PRODUTTIVITÀ ALTA

– SI ELIMINANO LE RIPRESE PEZZO

– È FACILE DA USARE

– SI INTRODUCONO FACILMENTE CICLI DI SBAVATURA

– CONSUMA MENO ENERGIA

– SEMPLICE DA AUTOMATIZZARE

– MOLTO COMPATTA

Dunque non smetterò MAI di insistere che è possibile:

TAGLIARE I COSTI DI PRODUZIONE E MIGLIORARE I MARGINI

Questo modo di produrre è inevitabile per un’azienda che vuole stare sempre sulla cresta dell’onda, al passo con i tempi e in grado di produrre a sua volta in modo efficiente e veloce.

Infatti una persona collegata col cervello che fa business o vuole fare business nella maniera corretta, che vuole portare al successo la propria azienda o l’azienda per cui lavora, dopo un minimo ragionamento passa all’AZIONE e parte con quell’atteggiamento che a me piace definire di:

SOGNATORI CONCRETI OVVERO QUELLE PERSONE VISIONARIE CHE PERÒ SI APPLICANO IN MODO REALE, OGNI GIORNO, PER FAR SI CHE QUEL SOGNO DIVENTI REALTÀ, CHE LA VISIONE SI CONCRETIZZI

Ciò detto, ora FAI UN RESPIRO PROFONDO, pensa a queste 3 situazioni e scrivi sotto la tua risposta ad ogni domanda:

– Cosa ti succede una volta che hai installato il MULTICENTER con tutti i vantaggi che ho elencato?

– Cosa ti succede se continui ad acquistare le macchine che hai sempre acquistato?

– Cosa accade se non provi ad esaminare la tua situazione e rimani con i tuoi problemi?

Sei pronto a…

TAGLIARE I COSTI DI PRODUZIONE E MIGLIORARE I MARGINI?

e…

TUTTO QUESTO IN SOLO 4 MESI GRAZIE ALLE MACCHINE PRODOTTE IN SERIE!

Il modello più di successo è il MULTICENTER 3MANDRINI

E RICORDA…

SOPRAVVIVE NON IL PIÙ FORTE, MA CHI SI ADATTA RAPIDAMENTE AI NUOVI SCENARI!

VAI SUBITO ALLA PAGINA DEL LIBRO FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA

Maurizio Porta
Esperto nella Produzione Flessibile