I 7 Comandamenti da seguire per valutare una Macchina Utensile

Quando ti rivolgi a un costruttore di Macchine Utensili per valutare un nuovo impianto ci sono una serie di caratteristiche che devi considerare per capire l’affidabilità del costruttore stesso e del macchinario che ti proporrà.

Il punto di partenza è sicuramente definire i tuoi obiettivi di produzione, per poi orientarti verso la scelta corretta e verso il macchinario che meglio si adatta alle tue esigenze.

Come mi ostino a ripetere, la Macchina Utensile di per sé è solo un mezzo, non è il fine.



È un mezzo di cui ti servi per raggiungere determinati obiettivi.



Con questo non voglio dire che il macchinario non sia importante o che sia poco rilevante per i tuoi risultati finali. Tutt’altro!

Però, prima di tutto, devi lavorare in termini di obiettivi, per poi passare a una valutazione precisa dei costruttori di Macchine Utensili Cnc.



Ricordati, sei tu che devi avere ben chiaro dove vuoi arrivare, non il costruttore.



Una volta definiti gli obiettivi di produzione che vorresti raggiungere, potrai passare alla ricerca e consultazione dei vari costruttori di Macchine Utensili.

Per far questo, devi avere dei criteri di valutazione che ti diano un’unità di misura e ti consentano di fare confronti tangibili.

Nel nostro caso, abbiamo individuato 7 regole precise, che rispecchiano la nostra filosofia, e che sono per noi i 7 COMANDAMENTI da seguire per costruire Macchine Utensili uniche nel loro genere, in grado di garantire ai nostri clienti risultati fenomenali.

Tutte le nostre macchine PORTACENTER vengono realizzate seguendo questi comandamenti, nessuna esclusa.

E credo che, se anche tu vuoi raggiungere risultati eccezionali, dovresti assicurarti sempre il rispetto di queste 7 regole, perché ognuna di esse può fare una grande differenza.



ECCO I 7 COMANDAMENTI SU CUI È COSTRUITO IL PORTACENTER


1) RIGIDITÀ
Questo è il primo comandamento.
Visto che nel 2000 l’argomento rigidità aveva congelato, o meglio affondato di colpo, uno dei nostri progetti di macchina flessibile (quello con le teste revolver), la nostra esperienza ci ha portato a scegliere questo come punto di partenza.

Abbiamo stilato una lista di concetti base dai quali non potevamo prescindere per assicurare la rigidità delle nostre macchine.

Per poter lavorare un pezzo nelle condizioni più rigide possibili, con qualunque macchinario, bisogna:

  1. STAFFARE IL PEZZO DA LAVORARE IL PIÙ ADIACENTE POSSIBILE AL PALLET, evitando attrezzature multi posaggio, dove la fisica insegna che più si sale in altezza, più si introduce instabilità a causa dell’effetto leva.
  2. DISPORRE DI PORTAUTENSILI COMPATTI, ANCORA UNA VOLTA PER FAVORIRE LA RIGIDITÀ. Normalmente con pallet multi posaggio è necessario allungare i portautensili per poter raggiungere il pezzo da lavorare sui lati.

Solo con questi due punti anche un centro di lavoro potrebbe migliorare la rigidità del pezzo staffato (mettendo un solo pezzo per pallet) e di conseguenza, grazie al pezzo unico, i portautensili si possono compattare per ottenere maggiore rigidità.

Il problema è che nessuno applica questa metodologia perché, staffando un solo pezzo sul pallet, la produttività crollerebbe a tal punto che mi servirebbero così tanti centri di lavoro da rendere l’investimento impossibile anche solo in termini di spazio.

Per cui posso affermare che le attrezzature e gli utensili che spesso vedo implementati su centri di lavoro standard, sono un brutto compromesso tecnico per ottenere un accettabile livello di produttività.

Generalmente i centri di lavoro, tedeschi o giapponesi, sono macchine tecnologicamente eccellenti e con prestazioni molto avanzate, peccato che poi vengano attrezzate con sistemi di bloccaggio mal sviluppati e utensili lunghi e instabili.

Facendo un parallelismo, è un po’ come avere una Ferrari a 700 CV e aver montato solo i cerchioni senza pneumatici … tutta tecnica sprecata!

Nel nostro caso, il centro di lavoro è la Ferrari, mentre l’attrezzatura e i portautensili a sbalzo sono i cerchioni senza gomme.

Spesso visitando i clienti infuriati per questo motivo, spiego loro che il problema non è chi ha costruito la macchina e che, al 90%, la responsabilità è di chi ha sviluppato l’attrezzatura e gli utensili.

2) FLESSIBILITÀ
Questo è il secondo comandamento.
Flessibilità in termini di numero di utensili disponibili, non solo 6 come sulle teste a revolver, ma 24 utensili per ogni modulo di lavoro, per un totale di 72 utensili.

Ciò determina due principali vantaggi:

  1. Avere più utensili per modulo permette di meglio bilanciare il tempo ciclo tra i moduli.
  2. Avere più utensili permette di lasciare montata utensileria per diversi prodotti in modo che i cambi siano più rapidi, limitandosi solo alle 4 prese pezzo.

Devi quindi assicurarti che anche questo punto sia presente.

3) PRODUTTIVITÀ
Questo è il terzo comandamento.
Per poter rispettare il primo e il secondo comandamento, che sono fondamentali per lavorare un pezzo in modo rigido e sicuro, senza “uccidere” la produttività, nel nostro caso abbiamo scelto di avere 3 mandrini, per poter dividere il lavoro tra essi ed essere produttivi senza scendere a compromessi sullo staffaggio e sui portautensili.

4) UNICO PROCESSO
Ecco un altro comandamento essenziale, il quarto, il cui valore a prima vista spesso sfugge.
Avere 3 centri di lavoro che producono lo stesso pezzo in parallelo significa avere 3 processi indipendenti, per cui la capability della tua macchina sarà la media dei valori di CPK di ciascuna delle 3 macchine.
Al contrario, nel nostro caso, il PORTACENTER ha sì 3 moduli di lavoro ma, lavorando in serie e non in parallelo, il processo è unico, per cui ottengo un unico valore di CPK.

Vorrei fare un’ulteriore precisazione rispetto alle macchine bi-mandrino o quadri-mandrino: anche in questo caso i processi sono due o quattro e otterrai due o quattro valori di CPK dai quali dovrai ricavare la media.

Cosa significa?
Significa che con processi separati farai molta più fatica a ottenere il CPK richiesto, spendendo molte più energie, necessitando di operatori molto più specializzati e ricorrendo a sistemi di misura più costosi che vanno messi in parallelo.



Nel caso di CPK “spinti”, potresti non riuscire a ottenerli mediante processi multipli, cosa che invece faresti con più facilità con un unico processo.



Attraverso questo ragionamento siamo arrivati a definire il nostro macchinario così come segue:



PORTACENTER
1 Process, 3 Times Faster!


CLICCA QUI per vedere il video del concetto di 3 mandrini indipendenti
in lavorazione in 1 unico processo.



5) COSTO MACCHINARIO
Il quinto comandamento ha un peso primario. Prima di tutto ci deve essere la giusta tecnica da poter concretizzare nei prezzi dettati dal mercato.
Per poter soddisfare questo punto, dopo vari studi, siamo giunti alla conclusione che per proporre un prezzo che il mercato potesse accettare, l’unica via sarebbe stata quella di costruire macchine in serie, come i costruttori di centri di lavoro fanno già da anni.

Così, nel 2005 iniziammo anche noi a costruire le prime macchine in serie, anche se all’inizio lo sforzo non fu sufficiente, motivo per cui ci impegnammo a ridisegnare parzialmente le nostre macchine, implementando modifiche che favorissero una riduzione dei tempi di assemblaggio.

Questo fu un passo importante che ci permise di assaporare per la prima volta i benefici derivanti dalla costruzione di macchine in serie.

Dal quel momento in poi il lancio delle 6 macchine divenne sempre più frequente fino ad arrivare ad avere una cadenza mensile.

Oggi posso assicurarti che questo comandamento è fondamentale quando valuti un costruttore di Macchine Utensili e i suoi impianti, perché la costruzione in serie permette a entrambi, a te e al costruttore, di raggiungere accordi migliori e vantaggi di costo, impossibili da ottenere su prototipi e macchine transfer speciali.

6) TEMPO DI CONSEGNA
Il sesto comandamento riguarda un altro aspetto per noi determinante nei confronti del cliente, ovvero ottimizzare le consegne seguendo il più possibile le sue esigenze e applicando le migliori condizioni.

Oggi vincono la velocità e il corretto “timing” di esecuzione e di implementazione, quindi è per te molto importante affidarti a un costruttore che possa garantire tempi di consegna in linea con i tuoi obiettivi di produzione.

Grazie alla costruzione in serie e allo sviluppo di una gamma di attrezzature standard, sempre pronte a magazzino, se il tuo caso rientra in questo campo applicativo, oggi noi riusciamo a programmare consegne che variano dai 30 ai 60 giorni.



AL GIORNO D’OGGI
LA VELOCITÀ È TUTTO…



…per cui avere la soluzione giusta ma non poterla offrire velocemente o entro le corrette tempistiche del tuo cliente, equivale a non avere la soluzione.

7) STANDARDIZZAZIONE
Il settimo e ultimo comandamento non è di certo meno importante degli altri.

Affidarti a un costruttore di macchine speciali è come affidarti a un abile “sarto tecnologico”, capace di cucire e confezionare l’abito su misura, in base alle tue esigenze.

Detta così sembrerebbe una buona cosa: tu, cliente, vieni accontentato in tutto e per tutto, con un progetto customizzato al 100%, proprio per quello che ti serve.

Così pare …

Eppure quando parliamo di macchine speciali parliamo di “prototipi” e quindi di progetti con bassa (o nulla) storicità, che garantiscono un livello di affidabilità molto più basso rispetto a modelli standard, già testati molteplici volte.

È quindi opportuno affidarsi a un costruttore che possa offrire anche proposte di modelli standard.

Nel nostro caso, il PORTACENTER è stato standardizzato alla perfezione, per garantire un livello di affidabilità incredibile e oggi questi 7 comandamenti sono scolpiti nella pietra nella nostra azienda.



Il successo si nasconde dietro la complessità.



Per scegliere il giusto costruttore e la giusta Macchina Utensile devi essere minuzioso e scrupoloso nell’analisi, tenendo sempre in considerazione queste 7 regole.

Avere ben chiari questi concetti ti porta un vantaggio incredibile, di cui potrai giovare sotto tutti i punti di vista.
Mi raccomando, non sacrificarne nemmeno uno, i risultati a lungo termine sono di gran lunga più gratificanti.

E, se sei un utilizzatore di Macchine Utensili Cnc per lavorazioni metalliche e vuoi avere una visione più chiara e completa per la valutazione del tuo prossimo impianto, ti basterà contattarci.



RICHIEDI UNA CONSULENZA DIRETTA
con un nostro Tutor Tecnico



Manda un’email a porta@flexible-production.com per avere maggiori informazioni.

Per approfondire gli argomenti su Flessibilità
Produttiva e Produzioni Competitive

CLICCA QUI

>>> www.libroflessibilitaproduttiva.com <<<


Il mio libro dedicato agli utilizzatori di Macchine Utensili che vogliono fare il salto di qualità ti aspetta!!!


Ai tuoi risultati,
Maurizio Porta

Master Trainer PORTA PRODUCTION METHOD