La Macchina che ha Cambiato il Mondo Non Esiste

Esiste un celebre e famosissimo libro scritto negli anni 90’ intitolato “La Macchina che ha cambiato il Mondo” di James P. Womack.

Questo libro è diventato così famoso da essere ritenuto oggi un manuale sacro per tutti gli addetti ai lavori nel mondo del manufacturing.

James P. Womack era un giovane laureato americano quando iniziò a studiare i vari sistema di produzione nel mondo della automotive, tra cui il più famoso di Toyota, cercando di capire come questa azienda avesse potuto sviluppare un metodo di produzione così efficiente da riuscire superare il modello americano di Ford.

Il metodo Toyota venne poi coniato in “Lean Manufacturing”.

Il titolo del libro però potrebbe trarre un po’ in inganno, perché si intitola esattamente “La Macchina che ha Cambiato il Mondo”, ma all’interno non è che parla proprio di una macchina specifica, bensì di un metodo.

Esatto, un metodo.

Il fatto è che in moltissimi nel settore, essendo un po’ pigri, no leggono il contenuto e si soffermano a leggere solo il titolo, facendosi così un’idea in testa per la quale possa esistere una macchina capace di risolvere tutti i loro problemi e mali in produzione.

Non scherzo.

C’è in giro veramente gente che cerca la macchina che ha cambiato il mondo per aiutarli a risolvere tutti i problemi in produzione.

In realtà sappiamo bene che non è così.

Se leggi bene il libro si capisce come la vera svolta è dettata prima di tutto da un cambio di mentalità e dall’applicazione di un metodo che aiuta la tua azienda di produzione ad applicare un nuovo modello di business.

“The Lean Thinking”, ossia imparare a pensare in maniera snella.

Da qui sono poi stati sviluppati tutti dei concetti e dei punti cardine che insieme vanno a comporre il metodo Toyota Lean Manufacturing.  

Alla base di tutto c’è sicuramente il concetto secondo cui è possibile ottimizzare la produzione, abbassando gli sprechi ed aumentando la produttività.

Le forme di spreco che furono definite in questo metodo erano:

  • eccesso di attività: realizzare attività che non producono valore;
  • movimento: spostarsi per raggiungere materiali lontano dal punto di utilizzo;
  • difetti: produrre scarti o rilavorazioni;
  • scorta: acquistare o produrre materiali in eccesso rispetto al fabbisogno del processo successivo;
  • eccesso di produzione: produrre più di quanto richiesto dal cliente o dal processo successivo;
  • attesa: impiegare il tempo in maniera non produttiva;
  • trasporto: spostare il materiale senza necessità connesse alla creazione del valore.

La Macchina che ha Cambiato il Mondo è quindi un libro che ti aiuta a ragionare proprio in quest’ottica, secondo cui non è importante soffermarsi sulla produzione di massa, ma bensì e prima di tutto sull’ottimizzazione del proprio reparto di produzione.

Quale dovrebbe essere il tuo primo ed ossessivo obiettivo?

Ottimizzare al massimo la produttività del tuo reparto di produzione, per minimizzare gli sprechi e massimizzare i risultati.

Raggiungere quindi il massimo risultato nel rapporto di bilanciamento tra Flessibilità-Produttività.

Ci sono dei metodi capaci di aiutarti e guidarti in questo processo?

Certo che ci sono.

Esistono metodi, strumenti, tecnologie e chi più ne ha più ne metta.



La Macchina che ha Cambiato il Mondo nel mondo delle Macchine Utensili Cnc


Lo stesso identico discorso lo possiamo fare per il mondo delle Macchine Utensili, perché esistono si nuove tecnologie che ci stanno aiutando ad affrontare sempre meglio le nuove sfide di mercato, ma alla base c’è sempre un metodo ed un cambio di mentalità.

Certo, va sicuramente adattato e calato nelle situazioni specifiche di questo settore, però ti assicuro che alla base il punto di partenza è lo stesso.

Potrei stare qui a dirti che “La Macchina che ha Cambiato il Mondo” è il Multicenter o comunque la nuovissima tecnologia e categoria delle Macchine Flessibili.

Ma in realtà sarebbe per te un inganno vero e proprio, perché questo ti potrebbe mettere in testa la strana idea che se prendi una Macchina Flessibile allora improvvisamente tutti i mali sono curati e la tua Produzione torna ad essere competitiva come una volta.

Dico bene?

Sì, diciamo che se avessi già realmente capito le potenzialità del Multicenter per il tuo Reparto di Produzione oggi ne avresti sicuramente uno installato in azienda.

Ma tralasciando questo aspetto posso dirti che prima di tutto alla base di questa nuova e potenstissima tecnologia c’è un metodo che fa tutta la differenza.

Di cosa si tratta?

Del metodo “Flessibilità Produttiva”, che anch’esso si basa sul concetto di “Think Lean”, ossia imparare a ragionare e pensare in ottica snella.

Cambio di mentalità e cambio di modello di business sono la chiave di volta per tornare competitivi come una volta.  

Il metodo Flessibilità Produttiva parte proprio da questi concetti e li cala e adatta al mondo degli utilizzatori di Macchine Utensili, per aiutarti a capire come ottimizzare al massimo il tuo modello di business, per produrre solo il venduto, senza fare magazzino.

Quindi qual è la Macchina che ha Cambiato il Mondo per il settore degli utilizzatori di Macchine Utensili Cnc?

Se leggessi il libro penseresti che potrebbe essere il Multicenter (alcuni me lo hanno confessato)…

Ma ti invito comunque ad iniziare a leggere le basi che stanno dietro ai concetti su cui è stata costruita questa macchina e la categoria delle Macchine Flessibili, per capire veramente cos’è e quali obiettivi ha il metodo Flessibilità Produttiva. Per farlo ti invito a cliccare sul link qui sotto…



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Maurizio Porta

MASTER TRAINER Metodo FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA