NON VENDO MACCHINE UTENSILI!

reparto

Questo passato week end, dopo parecchio tempo, mi sono ritrovato a mettere piede all’interno del reparto montaggio dell’azienda.

Di domenica, con tutto spento e un magico silenzio.


Se non hai mai provato ad entrare in un reparto produttivo quando non c’è nessuno, non puoi ben comprendere l’emozione di quel luogo. Ci sono letteralmente “cresciuto”, visto che la casa dei miei genitori, da “tecnica imprenditoriale Bresciana”, si trova a lato dell’azienda.

Questa sensazione è unica, quindi proverò a spiegarti in poche parole di cosa sto parlando e cosa ho scoperto!

Il reparto montaggio è il luogo nel quale da bambino andavo di nascosto la domenica a giocare al “gioco del lavoro” facendo finta di costruire, inventare. La fantasia correva libera.

Me lo ricordo affollato di macchine in fase di costruzione e gruppi meccanici pronti per essere assemblati, quasi tutti i week end non vedevo l’ora di tornarci.

Ricordo bene anche i molti lunedì, al ritorno da scuola, le ramanzine di papà che mi faceva notare che avevo scombussolato attrezzi e arnesi vari senza risistemarli.

Poi gli anni sono passati, ricordo i periodi d’oro del credito facile, dei leasing a pioggia, i clienti che facevano letteralmente la fila per comprarsi una macchina transfer dell’ultimo modello a controllo numerico, sempre più veloce e alla ricerca della quantità.


Ora tutti quei ricordi d’infanzia sono cambiati.

Questo passato weekend, entro e mi trovo davanti macchinari molto diversi dai transfer che papà costruiva, sempre macchine utensili, ma di una specie diversa.

Macchine non più pensate per produrre le quantità di pezzi a più non posso, difatti il numero di mandrini in lavorazione sono diminuiti notevolmente.



Anche la loro forma estetica è cambiata: le proporzioni, i colori, ricordo il verdone RAL 6011…

Oggi sono macchine molto più amichevoli, hanno un aspetto rassicurante, piacevole.

Mi ritrovo avvolto in una tranquillità, in un silenzio di un reparto di domenica, nella pace del primo pomeriggio e mi rendo conto quanto in realtà il lavoro che si svolgeva fra queste mura oggi è cambiato molto.

Oggi lo scopo principale non è più “Progettazione e Costruzione Macchine Utensili” ma, prendendo spunto dal nostro slogan attuale “Changing People Lives in Manufacturing” ovvero, Cambiare la vita delle persone in ambito di produzione, ovviamente sottointeso in meglio.

Una bella sfida…. Visto i tempi che corrono dove molte persone rimpiangono il passato…

Ogni giorno l’obiettivo principale per cui mi batto è impegnarsi a rendere la vita più semplice, meno complicata ai nostri clienti tramite soluzioni ben pensate e facili da usare.

In azienda costruiamo un prodotto innovativo, il MULTICENTER, una Macchina Flessibile adatta ai metodi moderni del produrre e affrontare le sfide.

Oggi, però, il vero “prodotto” non è la macchina in sé.

Chiunque può copiare e costruire una macchina come la nostra, il nostro vero “prodotto” è l’approccio con il quale ci poniamo, come proponiamo le soluzioni ai nostri clienti.

VUOI SAPERE ESATTAMENTE COSA VENDO?

ECCO I PRIMI 5 PRODOTTI CHE VENDO DI PIÙ:

  1. ABBATTIMENTO DEL MAGAZZINO FINITI
  2. CAMBIO DI PRODUZIONE IN 15 MINUTI
  3. PRODUZIONE PICCOLI-MEDI LOTTI
  4. RIDUZIONE AREA OCCUPATA
  5. FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA

Come vedi, i primi 5 prodotti non sono la “Macchina Utensile”, perché il MULTICENTER poi viene di conseguenza, prima bisogna partire da cosa si vuole risolvere, poi si trova lo strumento adatto per risolvere!

TUTTI I COSTRUTTORI DI MACCHINE UTENSILI, TI VOGLIONO SOLO VENDERE LA LORO MACCHINA E BASTA!

Non puoi partire dalla “Macchina” e poi sperare di risolvere i problemi…

Nel 2005 ho voluto una nuova visione, pian piano mi ero reso conto che i clienti non cercavano più costruttori di macchine, ma consulenza e soluzioni ai loro problemi in modo professionale per poter competere nel mercato.

Cambiare il nome della società da PORTA TRANSFER a PORTA SOLUTIONS è stato il primo passo logico verso l’orientamento alla “SOLUZIONE” e non più alla macchina “TRANSFER”.

Con la crisi del 2008 questa tendenza ha subito un’accelerazione vertiginosa e sempre più mi sono convinto che aver cambiato il nome della società in PORTA SOLUTIONS è stata una giusta scelta verso un cambiamento che oggi ci vede primi nel settore come fornitori di sistemi di FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA.

Il MULTICENTER non rappresenta in sé una Macchina Flessibile e basta, ma rappresenta un’impostazione organizzativa e un modo di operare che cambia le regole del gioco.

Guarda caso, questo nuovo modo di operare risolve i seguenti punti che dopo il terremoto 2008 sono diventati più importanti che mai.

  1. ABBATTIMENTO DEL MAGAZZINO FINITI
  2. CAMBIO DI PRODUZIONE IN 15 MINUTI
  3. PRODUZIONE PICCOLI-MEDI LOTTI
  4. RIDUZIONE AREA OCCUPATA
  5. FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA

Se anche tu vuoi iniziare a risolvere i primi 5 punti della lista sopra, allora clicca sul link qui sotto per andare direttamente alla pagina del libro che ho scritto, dove tratto questi primi 5 punti e anche il resto dei punti che portano ad una organizzazione che va dritto dritto al concetto di “FLESSIBILITÀ PRODUTTIVA”.

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Ciao

A presto!

Maurizio Porta
Esperto nella Produzione Flessibile