MACCHINE UTENSILI CNC: lo strumento per evitare i fermi macchina

Se lavori nel settore delle Macchine Utensili e Centri di Lavoro, conosci benissimo questa problematica che spaventa gran parte degli addetti ai lavori e dei responsabili di produzione.

Si sa … il fermo macchina improvviso semina panico in azienda.

Ma sono sicuro che anche tu hai dovuto affrontare questo ostacolo e sono altrettanto certo che non è stato uno dei momenti migliori, anzi, avresti fortemente voluto evitarlo.

Ovviamente ora ti starai chiedendo:

“Come puoi essere certo che questa cosa sia accaduta anche a me in passato?”

 

La risposta è tanto semplice quanto logica.

Tutte le Macchine Utensili e Centri di Lavoro, in generale, hanno bisogno di una manutenzione periodica per mantenere alte le performance.

Non esistono impianti e macchinari che possono continuare a performare senza interventi di “tagliando”.

 

Il fermo macchina genera terrore in azienda.

Sai quando l’impianto ha smesso di funzionare, ma allo stesso tempo non hai ben chiaro quando potrà tornare a produrre.

E questa situazione genera panico assoluto, perché ogni minuto di fermo non programmato potrà costare caro a redditività e performance aziendali.

 

A questo punto immagina che situazione…

Iniziano le telefonate ai reparti di manutenzione e al costruttore che ti ha dato il macchinario, implorando per scongiurare il disastro.

Ma da cosa è dettata questa pressione frenetica?

Certamente dalle promesse di consegna e dalle scadenze che devi assolutamente mantenere, perché altrimenti significherebbe non rispettare clausole ben definite nei contratti stipulati con il cliente.

 

Eppure il macchinario è KO. Come reagire?

 

Non voglio rendere ancor più pesante il pensiero di questa situazione, ma sai benissimo che oggi la concorrenza è spietata e una situazione di questo tipo aprirebbe spiragli importanti per i tuoi concorrenti.

Gli stessi che non vedono l’ora di rubarti una fetta di clienti e quote di mercato.

Ciò non è ammissibile, non te lo puoi permettere, quindi è di fondamentale importanza implementare una strategia produttiva per prevenire e affrontare al meglio queste situazioni.

 

Come è possibile evitare di cadere in queste spiacevoli situazioni di puro terrore?

 

L’argomento “affidabilità della Macchina Utensile” parte da molto lontano e non riguarda solo la Manutenzione Preventiva della macchina.

Manutenzione Preventiva e Predittiva sono sicuramente 2 step importanti, ma sono solo l’ultimo tassello di una strategia ben definita dal costruttore della macchina.

Un argomento su cui dovresti seriamente interrogarti riguarda i costi reali che si nascondono dietro i tuoi macchinari.

Gran parte delle persone pone l’attenzione solo sul costo di acquisto della macchina, ma posso assicurarti che questo metodo di valutazione è totalmente sbagliato, oggi più che mai.

 

Sai quanto ti costa veramente la Macchina Utensile installata nel tuo reparto di produzione?

Spero che la tua risposta non sia “Il prezzo di acquisto della macchina,” perché saresti del tutto fuori strada.

 

Come determinare il vero costo di una Macchina Utensile

 

Total Cost of Ownership (TCO), in italiano “costo totale di proprietà” o “costo totale di possesso”, è un approccio sviluppato da Gartner nel 1987, utilizzato per calcolare tutti i costi del ciclo di vita di un impianto, analizzando le seguenti voci:

 

  1. ACQUISTO (costo del macchinario)

 

  1. INSTALLAZIONE (costo di fondazioni, impianti elettrici, etc.)

 

  1. GESTIONE (formazione del personale, area occupata, consumi energia, etc.)

 

  1. MANUTENZIONE (il “tagliando dell’auto”, olio, filtri, regolazioni, etc.)

 

Il TCO è un ottimo metodo per misurare i costi totali di possesso del tuo macchinario, identificando tutte le spese in modo chiaro e facilmente quantificabile.

Molti utilizzatori, ancora oggi, si fanno guidare solo dal punto 1, l’ACQUISTO, ovvero il costo del macchinario, tralasciando gli altri 3 punti e non ragionando sul dato veramente importante: il TCO.

Un dato che raccoglie in maniera più completa tutte le voci che alimentano il costo dell’impianto.

 

Ecco come organizzare il TCO grazie al
PORTA PRODUCTION METHOD

 

Avendo compreso l’importanza del TCO (costo totale di possesso) e tenendo presente i 4 punti elencati sopra, grazie al PORTA Production Method è possibile organizzarsi in modo da rendere il fattore TCO il più conveniente possibile per i nostri clienti.

Per ognuna delle 4 voci, ti illustro rapidamente come abbiamo impostato la nostra strategia.

 

  1. ACQUISTO (costo del macchinario)

Questo costo è ben ponderato da parte tua come cliente, nulla da insegnare su come ottenere il miglior prezzo: ovviamente cerchi di acquistare il macchinario al prezzo più basso possibile … e questa è una buona strategia.

Dal mio punto di vista, come costruttore e consulente di Macchine Utensili 3 Mandrini, per poterti fornire il macchinario al minor costo possibile, ho studiato una macchina standard, prodotta in serie e in 2 taglie, il PORTACENTER 250 e il PORTACENTER 500, con tutti i benefici del caso per soddisfare questa tua esigenza.

Per chiarire, 250 identifica 250mm cubi entro i quali il tuo pezzo deve stare; in alternativa, se più grande, il PORTACENTER 500 può lavorare 500mm cubi di pezzo.

 

  1. INSTALLAZIONE (costo di fondazioni, impianti elettrici, etc.)

Anche in questo caso, tenendo conto del TCO, la macchina PORTACENTER 3 Mandrini è stata oggetto di tesi presso l’Università di Brescia, con lo sviluppo di uno studio vibrazionale teorico e poi sperimentale. Infatti, è stato costruito un prototipo reale e, con accelerometri vibrazionali, sono state misurate le vibrazioni per stabilire la rigidità della macchina ed evitare costi di fondazione.

Anche la cabina elettrica e la centrale idraulica sono state messe a bordo macchina per ridurre al massimo i costi di installazione con un concetto di PLUG&PLAY.

Serve solo il cavo di alimentazione e il tubo dell’aria compressa. Questi due benefici si manterranno nel tempo, quando sarà necessario riposizionare il macchinario per esigenze di layout aziendale.

 

  1. GESTIONE (formazione del personale, area occupata, consumi energia, etc.)

Per impattare al meglio sul fattore TCO, la gestione della macchina si divide in varie voci, dalla formazione del personale alla fase di progettazione software; inoltre, l’interfaccia utente è dotata di touch screen per rendere facile e intuitivo l’utilizzo.
Per la formazione del personale è possibile frequentare corsi presso la PORTA Production School, dove insegniamo agli operatori come sfruttare al meglio la macchina PORTACENTER 3 Mandrini.

Un altro punto molto importante è il consumo di energia elettrica: con gli azionamenti di nuova generazione, l’energia che si sviluppa in fase di frenatura viene rigenerata e reintrodotta nella rete elettrica.
Inoltre, l’area occupata dalla macchina risulta molto compatta, il tutto sempre a favore dell’abbattimento dei costi totali.

 

  1. MANUTENZIONE (il “tagliando dell’auto”, olio, filtri, regolazioni, etc.)

Eccoci arrivati al tasto dolente, quello che tendenzialmente i clienti fanno fatica a comprendere, nonostante sia piuttosto banale.
Partiamo dal presupposto che tutti gli utilizzatori di Macchine Utensili abbiano un’auto. Ognuno porta la propria auto in concessionaria o dal meccanico di fiducia per eseguire il tagliando.

Perché questa cosa non accade anche con gli impianti di un reparto di produzione?

 

La manutenzione, purtroppo, viene considerata un mero costo, ma la verità è che…

Devi fare la stessa cosa con una Macchina Utensile!

 

Potrei concludere qui, ma prima voglio parlarti di un’ultima cosa.

 

CONTRATTO DI MANUTENZIONE PREVENTIVA:
l’elemento fondamentale per ogni reparto di produzione

 

Anzitutto vorrei affrontare un punto, chiaro a pochi.

Il contratto di Manutenzione Preventiva non è un contratto di estensione della garanzia, bensì un contratto aggiuntivo di manutenzione ordinaria programmata con durata annuale.

Durante le uscite programmate non si effettua alcuna riparazione straordinaria.

Inoltre, in termini di sicurezza e salute, il datore di lavoro (l’azienda) è tenuto a garantire che tutto ciò che viene messo a disposizione dei lavoratori (i dipendenti) per lo svolgimento delle attività sia conforme alle disposizioni di legge in vigore (D.lgs. 81/2008).

 

Perché un contratto di Manutenzione Preventiva è così importante?

 

Di seguito ti spiego perché questo contratto è conveniente:

  • Incremento della produttività e assenza di fermi macchina non programmati.
  • Maggiore sicurezza dell’operatore.
  • Rispetto delle normative di sicurezza (D.lgs. 81/2008).
  • Valorizzazione del macchinario nel tempo.
  • Monitoraggio costi di gestione.
  • Riduzione numero di interventi.
  • Riduzione costi di intervento.
  • Riduzione tempi di attesa per ricambi.
  • Corsia preferenziale di intervento.
  • Continuità assistenziale telefonica.
  • Prevenzione da rotture catastrofiche e inaspettate con conseguente fermo della produzione.
  • Monitoraggio costante dell’efficienza del macchinario.
  • Sconto 20% su tariffa oraria.

Un argomento “tabù” per molti, ma che sta diventando sempre più importante, se non fondamentale, per mantenere alta la competitività della propria azienda.

 


 

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Prenditi qualche minuto e pensa a come potrebbe migliorare la tua produttività senza fermi macchina inaspettati, PERICOLOSI e spesso anche più costosi, solo perché non si è intervenuti prima.

 

Ora ti ho dato tutte le spiegazioni per migliorare e risolvere i fermi macchina. 

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Maurizio Porta

Master Trainer PORTA PRODUCTION METHOD